Lo Scenario

Le tendenze attuali in tema di modelli organizzativi vanno tutte verso una valorizzazione dell’apporto dei singoli dipendenti al successo del business e verso la cura del loro benessere, nella consapevolezza che la loro soddisfazione sia fondamentale per la crescita dell’organizzazione.

Un approccio che mette in relazione azienda e persone è quello del work-life balance, nato negli Stati Uniti alla fine degli anni Settanta con lo scopo di costruire politiche aziendali in grado di armonizzare il più possibile impegni di vita e di lavoro dei propri dipendenti. Rispettare i bisogni esistenziali della propria forza lavoro, infatti, favorisce l’instaurarsi di meccanismi in grado ottenere ritorni in tema di aumento della produttività, retention, job satisfaction, riduzione dei tassi di turnover e assenteismo, solo per citarne alcuni.

Le aziende italiane stanno cominciando a interessarsi al tema del benessere dei propri dipendenti declinandolo in maniera diversa rispetto all’adozione dei tradizionali strumenti di welfare, quali potevano essere la previdenza integrativa e l’assistenza sanitaria (seppure essi siano ancora i più diffusi). All’interno delle nuove pratiche di gestione del personale e dei nuovi piani di welfare aziendale rientrano sempre più una serie di benefici accessori che portano a rileggere il vecchio patto tra prestazione e retribuzione in maniera più flessibile e attenta alle reali esigenze dei singoli e alle possibilità aperte dalla società della conoscenza. Il work-life balance comprende strumenti e servizi di flessibilità oraria e spaziale, che tengono conto sia delle esigenze delle persone che di quelle delle aziende, soprattutto in un momento storico in cui le trasformazioni sociali e demografiche sollecitano lo sviluppo di modelli di conciliazione efficienti ed efficaci. La costruzione di posti di lavoro di qualità è diventata un’area chiave di investimento per garantirsi l’impegno e la motivazione delle risorse nei confronti degli obiettivi e dei valori aziendali e la strada che si apre è quella di ripensare in chiave flessibile ed efficace l’intera organizzazione del lavoro.

D’altra parte, il rapido sviluppo dell’ICT ha alimentato una profonda trasformazione dei processi comunicativi e dell’interazione sociale che si è riflessa, per forza di cose, sui modelli lavorativi. L’utilizzo di strumenti e tecnologie mutuati dal Web 2.0 può contribuire efficacemente alla rilettura dei tradizionali modelli organizzativi, ormai incapaci di supportare il business all’interno di un’economia della conoscenza.

Le possibilità di accesso e le capacità d’uso delle nuove tecnologie digitali però non si sono distribuite equamente nella popolazione, facendo emergere una forma di segmentazione sociale foriera di diseguaglianze (digital divide). Indipendentemente dalle possibilità di accesso ai device digitali, quelle che emergono sono le diseguaglianze nelle competenze nell’utilizzo efficace degli strumenti di ICT.

Considerando come le pratiche più innovative in tema di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro messe in campo dalle aziende tendono ad appoggiarsi alle tecnologie informatiche, perché ciò avvenga occorre lavorare sulle competenze dei singoli affinché possano pienamente sfruttarne tutte le potenzialità.

Maggiordomo Digitale: un percorso flessibile e adattabile alle esigenze delle PMI

Incentivi pubblici: bando”Conciliare conviene a micro e piccole e medie imprese”

Il 4 novembre è stato pubblicato sul sito di ATS Milano il Bando “Conciliare conviene a micro e piccole e medie imprese”, rivolto a tutte le Micro e Piccole Imprese (fino a 50 dipendenti) operanti sul territorio dell’ATS Città Metropolitana di Milano, che prevede l’erogazione di un contributo a fronte della stipula di convenzioni o contratti di fornitura di servizi per la conciliazione della vita professionale con la vita privata dei dipendenti.

All’interno del Bando troverete specificati gli obiettivi,  le condizioni per aderire e le quote di contributo previste.

Per le aziende di questa Alleanza CIP che hanno già beneficiato di contributi regionali la decorrenza per presentare la domanda è dal 4 dicembre p.v., mentre per altre aziende MPI che non hanno ancora beneficiato di contributi per azioni di Conciliazione vita-lavoro le domande sono già aperte dal 4 novembre.

Il Budget del Bando è di € 60.000 e sarà assegnato per quote fino ad esaurimento sulla base delle domande presentate. Entro un mese dalla presentazione ATS Milano verificherà e comunicherà l’ammissibilità della domanda all’azienda interessata.

Qualora foste interessati potete rivolgervi agli Uffici di ATS Città metropolitana di Milano indicati nel Bando stesso.

Cliccando su questo link potrete accedere a bando e allegati: http://www.asl.milano.it/ITA/Default.aspx?SEZ=2&PAG=554&NOT=7303