Il destino della “RaiTv” è legato a doppia mandata alla talare di Don Matteo. Possibile? Sì, scopriamo perché: durante il periodo estivo, è prassi consolidata da decenni, la programmazione delle reti generaliste si ferma, perché le persone sono più portate a trascorrere il tempo fuori casa e dunque i picchi di ascolto calano. Negli ultimi tempi, però, qualche segno di freschezza si è avuto, anche per contrastare la generale lamentela – nei confronti della Rai soprattutto – proveniente da utenti e telespettatori, costretti a pagare un canone anche a fronte di tre mesi di trasmissioni e film davvero di bassa qualità.

La novità 2016 può essere rappresentata dallo spin-off della serie tv Don Matteo, intitolata “Complimenti per la connessione”, in onda subito dopo il telegiornale delle 20 sulla rete ammiraglia della Rai. Obiettivo della trasmissione è quello di aiutare, in modo semplice, le persone che non hanno familiarità con il web. In Italia, il famoso digital divide – dati Rai – tiene ancora lontani dalla connessione 22 milioni di italiani; si tratta tipicamente di persone anziane, o di persone che magari vivono in posti in cui la rete fatica ad arrivare.

La notizia è notevole: finalmente anche la tv pubblica si occupa di un tema molto sentito e lo fa raggiungendo un numero impressionante di telespettatori. Il gancio è strepitoso, perché Don Matteo è una vera icona televisiva: il telefilm è di solito seguito da 7,5 milioni di persone. Ecco perché davvero la sua presenza ci salverà, con o senza Terence Hill coinvolto: basta l’aleggiare nella memoria della tonaca svolazzante in bicicletta per spingere le persone a stare attente e seguire la trasmissione(dunque a imparare).

L’iniziativa mi pare di rottura, proprio perché l’idea sottostante è molto semplice. Davvero ai convegni di settore nessuno ha mai pensato a una soluzione del genere? Gli utenti e telespettatori che si avvicinano al web sono potenzialmente anche clienti, shopper, fruitori di una serie di servizi e strumenti pronti per essere acquistati. Mai nessuno ha fatto due più due?

Con questo progetto, si ribadiscono due concetti importanti:

  • La Rai funziona ancora oggi come strumento di aggregazione della popolazione e di divulgazione scientifica e culturale. Specie con riferimento alle persone adulte, anziane e magari a medio-bassa scolarità.
  • La pervasività dalla tv di Stato non va sottovalutata: agganciata a un brand di successo, può trascinare un’enorme fetta di pubblico. Non solo quando si tratta di assistere a una partita della Nazionale di calcio, ma anche quando si tratta di portare nelle case informazioni intelligenti.

Spesso gli strumenti più semplici sono i più sottovalutati.

Buone ferie, ci risentiamo a settembre.

Gianna Martinengo