Focus a cura di Sabina Berra

Ingresso incontri Cafè Rouge € 3,50

02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it

✔ 20 giugno ore 21.00
Teatro Franco Parenti – Cafè Rouge

Fare il punto con chi ha fatto impresa.
Donne e tecnologia, ieri oggi e domani.

Talk con Gianna Martinengo, Presidente di Didael KTS e ideatrice di Women&Technologies.
Intervengono Nicola Palmarini, autore de “Le infiltrate: Ragazze e tecnologia, stereotipi e opportunità”, Egea 2016, e Tamiko Thiel, artista digitale
Coordina l’incontro Sabina Berra



L’air du temps e la scoperta della contemporaneità femminile
‘Date alle donne occasioni adeguate ed esse possono fare tutto’. Oscar Wilde

“Donne in codice, la sezione all’interno del Festival di cinema Sguardi Altrove che ho curato nasce sempre dalla mia stessa voglia, quella di raccontare il mondo. Quella che mi fa fare questo mestiere, con alterna passione, ma con questa unica ossessione. Un mestiere un po’ barcollante, quello del giornalista, ma che può mantenere la posizione eretta se accetta la sfida di continuare a illuminare le zone d’ombra. E anche quei territori che creano destini, ma non sono troppo inseguiti dai riflettori. (E’ una delle strade per tenerlo in piedi, certo non l’unica, ma…). È cosi è il caso delle “mie” Donne in codice, quelle del “codec”, meglio del codice binario, quelle che si sono avventurate in un mondo maschile per eccellenza, la programmazione elettronica – che ora sta mutando in modo velocissimo la sua caratteristica di genere – tirando dritto nei propri desideri e portando a casa per sé, e per noi, grandi risultati in ambito delle Stem, ma anche nell’imprenditoria e nell’arte. Poche, pochissime all’inizio, ora stanno aumentando. Sono partite dal codec e sfrecciando sulla scia della creatività e della capacità di fare impresa hanno fondato aziende, e moltiplicato start-up, investono e fanno ricerca, la insegnano e la promuovono. Insomma segnano tracce nel presente che sono già il futuro. Anche di cambiamento sociale: quando nessuna donna avrà più problemi nel conquistare il lavoro che desidera per questioni di genere, forse il mondo sarà davvero cambiato. Io intanto inizio a dargli voce. Non lo faranno soltanto in questa edizione del festival, e si fatte conoscere certo già prima, ma io volevo fortemente raccontare il loro coraggio, la loro determinazione e la loro passione. E anche un po’ di freddezza – dote che di solito viene attribuita agli uomini. E fare il punto della situazione con alcune di loro. Come ce l’hanno fatta? Come stanno ora rispetto a 20 anni fa?
Come intendono procedere? Quali ricerche stanno svolgendo? Ho cercato di capirlo viaggiando dalla Sylicon Valley fino all’India iper tecnologica, facendo una tappa in Europa. E diverse in Italia.
Lungo la strada ho fatto incontri eccellenti. Uno fondamentale è stato con Gladys West, una “signora di colore”, che l’anno scorso è stata inclusa dalla BBC nella lista delle 100 donne del 2018!
Gladys West, matematica, è una delle persone il cui lavoro è stato determinante nello sviluppo del GPS. Nel 1956 ha iniziato a lavorare al Naval Surface Warfare Center di Dahlgren. Qui elaborerà i dati dai satelliti, utilizzandoli per determinare la loro posizione esatta. Nel 1979, è diventata uno dei programmatori della divisione di Dahlgren per i computer su larga scala e responsabile di progetto per i sistemi di elaborazione dati utilizzati per l’analisi dei dati satellitari. Nel 1986, West ha pubblicato Data Processing System Specifications for the Geosat Satellite Radar Altimeter, una guida illustrata di 60 pagine. Ma quando la signora West, iniziò la sua carriera al Naval Surface Warfare Center, nello stato americano della Virginia, nel 1956, era solo un’altra donna di colore
insieme con due uomini come lei che lavorarono (uno diventerà suo marito). Ma aveva le idee molto chiare: “Mi sforzavo di essere dura e di resistere il meglio che potevo. Ho portato questo carico, pensando che dovevo essere la migliore che potessi essere. Fare sempre le cose nel modo giusto, dare l’esempio ad altre persone che venivano dietro di me, specialmente alle donne”.